Pianta cespugliosa con fusti eretti e cilindrici. Foglie di grandi dimensioni con margine dentato-frastagliato. Fiori isolati con corolla all'esterno glabra, bianca, raramente violetta, imbutiforme lunga 11-19cm. I frutti sono capsule ovali, pubescenti, divisi in 4 logge ed acuminati.
Erba amara altamente tossica, la maggiore concentrazione di tossine si trova nei semi, ma esse sono presenti anche nelle rimanenti parti della pianta. Per l'elevato contenuto di alcaloidi tropanici (josciamina, scopolamina, atropina), nicotina, flavonoidi e cumarina ha proprietà narcotiche, ipnotiche, antidolorifiche, sedative ed allucinogene. La pianta e gli estratti vengono utilizzati per le proprietà broncodilatatrici in caso di asma, antispasmodiche per il trattamento del morbo di Parkinson, antiemetiche e come pre-medicazione anestetica per alleviare la tensione.
La datura è stata da sempre utilizzata nel contesto di riti iniziatici e cerimonie religiose tra le popolazioni del Nuovo Mondo, in particolare in California, nel New Mexico, in Arizona, ma anche da tribù di indiani messicani. I Navajo ed i Tarahumara ne estraggono una bevanda dalle radici, dalle foglie e dai semi detta "toloache" per celebrare riti di passaggio e divinatori
Tuttavia, è l’impiego che se ne è fatto successivamente, in particolar modo nel Medioevo, ad aver reso famosa la datura come ingrediente per filtri e pozioni preparati dalle streghe, insieme alla mandragora e ad altre.
Effetti tossicologici: in eccesso provoca capogiro, secchezza delle fauci, tachicardia, allucinazioni e coma.
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