Arbusto aromatico con fusti legnosi alla base, corteccia argentea; foglie bipennatosette con ghiandole traslucide sulla superficie. Fiori gialli con 4 petali a margine ondulato. Frutto: capsula rugosa con 4 lobi arrotondati.
La Ruta comune è una piccola pianta perenne, originaria dell’Europa meridionale, spontanea in Italia. Pianta officinale tossica, è annoverata anche tra le piante tintorie. Le foglie e i gambi grigio-verdi della ruta, opportunamente pestati in un mortaio e successivamente fatti bollire in acqua, fornivano un bagno di colore verdastro che veniva utilizzato, fin dal Medioevo, per tingere la lana in giallo solido. Il principio colorante presente nella ruta è un glucoside denominato Rutina.
Oltre alla tintura dei tessuti era largamente impiegata dai miniatori. Con il termine di succus o jotta erano chiamati gli estratti vegetali colorati, ricavati direttamente dalle piante senza particolari trattamenti (es. per spremitura), impiegati dai miniatori medievali, e succus rute o ruvite era chiamato il succus verde ottenuto dai frutti della ruta.
Trova impiego in caso di coliche, dolori reumatici, irritazioni agli occhi, mal d’orecchi, dermatiti e nevralgie.
Il nome latino della Ruta significa erba amara.
Le sue foglie sono usate in liquoreria.
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